Critica

Francesca Ganzenua – Volume!, Roma

Longamarcia post-temporale, l’ultimo lavoro di Bruno Ceccobelli per Volume! di Roma, interpreta lo spazio con intensa partecipazione sacrale. Un viaggio iniziatico alle radici dell’arte come nomadismo, percorso alchemico di riscoperta e cammino. Due strade corrono parallele all’interno della galleria e (…)

Critica

Silvia Pegoraro – Allegorie del simbolo: immaginazione e rappresentazione in Bruno Ceccobelli

L’opera d’arte (…) dice anche qualcos’altro oltre la pura cosa. àllo auoreuei (…): è allegoria. Alla cosa fabbricata l’opera d’arte riunisce anche qualcos’altro. Riunire si dice in greco svn-bàllein. L’opera d’arte è simbolo. Martin Heidegger Quello di simbolo è uno (…)

Critica

Giuseppe Billi – Angelo di periferia

Bruno Ceccobelli viaggia, soprattutto, alla periferia della civiltà, e raccoglie bocconi di storia. Sì, proprio di storia. Non frammenti dilapidi incise, né selezionando materie nobili (ma chi decide la “nobiltà” dell’esistente?). Le sue sono reliquie del presente, le cose minime (…)

Critica

Arturo Schwarz – Bruno Ceccobelli e l’arte filosofale

Sono molti anni che seguo, con estremo interesse, l’itinerario creativo di Bruno Ceccobelli. Nel 1986 lo invitai a partecipare alla mostra Arte e Alchimia, da me curata per la biennale di Venezia, con l’importante lavoro La Melanconia (1984) – una (…)

Critica

Luigi Meneghelli – Delle figure la fune fugata

L’opera di Bruno Ceccobelli ha sempre il fascino inquietante ed ermetico dei reliquiari, del deposito di tracce cariche di mistero, del sedimento di memorie sepolte eppure attive. Egli è mosso da un’ansia profonda di accrescimento visivo, che coniuga sulla stessa (…)

Critica

Gillo Dorfles – Pittorica

Forse il fascino dell’opera di Ceccobelli – e questa serie di quaranta dipinti per Rex-built in lo conferma in pieno – è di essersi posto sistematicamente fuori dai giochi del potere e dei consumismo mercantile che inquinano tanta parte dell’arte (…)

Critica

Luca Beatrice – Quadri Belli di Cecco

Ogni tanto, i critici come gli artisti, mettono ordine nel loro curriculum, riguardano pubblicazioni e cataloghi accatastati al fondo della biblioteca, ricordando così ì momenti salienti del proprio, percorso. Qualche tempo fa consideravo la mancanza, tra i miei testi, di (…)

Critica

Conversazione fra Bruno Ceccobelli e Gillo Dorfles

Caro Gillo,… 1 …Secondo la cosmologia indù, la nostra umanità si trova alla fine di un periodo storico detto Kali-yuga che dura da circa cinquemila anni, periodo descritto dalle sacre scritture dei Veda, che corrisponde ad un profondo materialismo. Spesso (…)

Critica

Silvia Pegoraro – Bruno Ceccobelli: un percorso iniziatico dalla materia alla luce

II silenzio, la nostalgia, il senso della decadenza costituiscono la risonanza soggettiva dell’esercizio precario, avventuroso della critica. Un esercizio dai risultati non cumulabili, avvinto nel gioco vertiginoso, ad infinitum, della significazione; gioco di clown, se la critica è costretta a (…)

Critica

Luciano Caprile – A sé lucente

Le icone di Bruno Ceccobelli conducono i pensieri nel cuore della rappresentazione secondo un processo di ripetuti riverberi, di approcci a una conoscenza percettiva che cresce in rapporto alle emozioni, alle evocazioni. È l’arcano a catturare la sensibilità, a farla (…)

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